Crescono le truffe assicurative anche via Facebook In 9 mesi scoperti 140 siti falsi, ecco che cosa
- La Stampa
- 12 nov 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Le polizze false adesso puntano anche su Facebook. Il fenomeno delle truffe assicurative via Internet è in forte crescita. L' Ivass, l' Istituto per la vigilanza, stima in 3 milioni di euro il giro d' affari realizzato con questo raggiro. L' esca è lanciata prevalentemente attraverso siti web o blog che sono di intermediari fasulli. In altri casi vengono utilizzate, in modo fraudolento, le credenziali di compagnie regolari (identità, estremi dell' iscrizione agli elenchi Ivass). Da gennaio a ottobre di quest' anno sono già stati scoperti 140 siti truffaldini, di cui l' 80% è oggi off line. Da qualche tempo anche Facebook è diventato terreno di caccia. Sul social, il raggiro è attuato mediante la creazione di pagine riferibili a intermediari «farlocchi». Spesso chi è alla ricerca della «dritta» per risparmiare sulla polizza per l' auto, utilizza anche i canali social. E' così che finisce per scattare la trappola. «Il raggiro riguarda quasi sempre le assicurazioni per l' auto e in particolare le così dette "polizze temporanee" - raccontano dall' Ivass -. Il meccanismo è sempre lo stesso: attrarre i consumatori con opportunità di risparmio sui costi». In pratica, il malcapitato pensa di tagliare i costi, sottoscrive la polizza e solo quando si verifica il sinistro (oppure il veicolo è sottoposto a controllo) scopre di non avere copertura assicurativa e di aver perso i soldi. Non solo. Può anche incorrere in multe salate, nel sequestro del veicolo e addirittura nel ritiro della patente. Come difendersi? Il sito dell' Ivass indica alcune precauzioni che gli utenti dovrebbero seguire quando entrano in contatto con un sito che offre polizze, e in particolare: leggere attentamente le informazioni riportate sul sito e insospettirsi se mancano i dati e i riferimenti dell' intermediario (nominativo, numero di iscrizione Rui, sede, legale, recapiti telefonici, postali/Pec etc.) o vi sono incongruenze con i dati pubblicati nel Rui consultabile sul sito Ivass (se manca anche una sola di queste informazioni il sito web è irregolare). Inoltre, prima di pagare, è opportuno chiedere alla compagnia assicurativa un preventivo ufficiale (identificato da un codice univoco assegnato dai sistemi di compagnia) e verificare la coerenza di tutti i dati riportati sul preventivo (nome della compagnia assicurativa, dati del contraente e del veicolo, etc.) con quelli indicati sul sito web. Inoltre, l' Ivass pubblica regolarmente l' elenco dei siti falsi. Il consiglio è poi di non procedere all' acquisto se i contatti con l' intermediario sono esclusivamente a mezzo e-mail, cellulare o applicazioni Whatsapp e se viene chiesto di pagare il premio a favore di carte di credito ricaricabili (prassi sempre irregolare) o di un conto bancario intestato a una persona non iscritta nel Rui. Infine, è possibile verificare l' esistenza della copertura assicurativa Rc auto collegandosi al sito www.ilportaledellautomobilista.it (sezione Verifica Copertura Assicurativa Rca).s.ric. - c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI la storia.
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